
La prima volta che ho sentito nominare la parola “Sillamae” è stato alla stazione dei bus di Tallinn, quando cercavo di salire sul bus notturno per Riga. Un anziano signore di origine russa mi ha avvicinato per chiedermi una sigaretta ed ha cominciato a raccontare una storia che, un po’ per l’enorme quantità di alcool che doveva aver bevuto ed un po’ per la mia scarsissima conoscenza del russo, non ho capito fino in fondo.
Al tempo ero appena arrivato in Estonia e, colpa mia, non avevo idea nemmeno dell’esistenza di un posto del genere.
La parola “nucleare”era la più ricorrente nella suo discorso ma, se c’è qualcosa che ho imparato da un passato di allegro bevitore in compagnia, è che non si deve mai credere più di tanto a chi predice catastrofi dopo quattro o cinque vodka di troppo. Ed ero certo che quello fosse il solito caso.
Qualche mese dopo, però, la coppia “Sillamae-nucleare” si è ripresentata e, visto la bocca dalla quale usciva, potevo essere certo non fosse solo la fantasia di qualche divertente ubriacone di strada pronto a tutto per avere un po’ di nicotina. Però, ancora, la mia competenza sull’argomento era troppo bassa per permettermi di prender parte alla discussione ed allontanarmi dal mio solito ruolo di uditore passivo. Spugna che cerca di rubare quanto più possibile dai discorsi degli altri.
Ed è stato lì che, stanco di rimanere zitto ad ascoltare, ho fatto la mia scelta.
Potevo forse continuare ad andare avanti sapendo che, da qualche parte a tre ore di distanza da casa mia c’era un posto nel quale, durante l’epoca sovietica, la gente si uccideva di lavoro per fabbricare una bomba atomica senza vederlo di persona?
Era giusto continuare a stare seduto a sognare davanti a quelle colorate immagini di rifiuti nucleari che spiavo su Google Maps?
Ovviamente no.
Ed è per questo che ora, seduto sul bus che porta al confine con lo scomodo vicino Russo, scrivo queste righe affascinato dal modo in cui gli estoni hanno riempito le strade non solo di cartelli per segnalate le stazioni di benzina ed i bar, ma anche gli internet point più vicini.
A più tardi, Sillamae!
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