"Non credo che si possa consentire di rivolgere infamie, improperi, insulti e volgarità a un premier eletto direttamente dal popolo, bisogna cambiare questa situazione"Dalle redazioni di mezzo mondo s'alza un solo sospiro: "...che palle...ancora Berlusconi..."
Lo avessero detto in Iran, avremmo invaso Twitter mettendo tutti Teheran come città di appartenenza e gridando alla solidarietà 2.0
Lo avesse detto Fidel, gli sarebbe comparsa una lucetta rossa intorno alla fronte.
Lo avesse detto il caro leader nordcoreano, ci saremmo chiesti come cavolo faccia a non morire.
Lo avesse detto Ceausescu, avremmo sospirato "...che palle...ancora Ceausescu..."
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