
Appena arrivato in ufficio, come sempre, ho chiesto a Google News di farmi compagnia durante la prima pausa caffé - quella che comincia prima di aver iniziato a lavorare -.
La madre di Noemi «L'ho cresciuta nella luce del Vangelo e nel mito di Silvio» dice La Stampa.
«Sei fottuto.» rilancia la mia coscienza.
Leggendo di questa biondina acqua e sapone, una ragazza semplice semplice che dal Vangelo ha saputo probabilmente prendere il meglio - ha offerto la testa di Berlusconi alla moglie come Salomé ed ha posato nuda come Eva -, ho cominciato a pensare a me stesso ed ho finito per scoprire che, probabilmente, non siamo molto diversi.
Unghie laccate a parte.
Cresciuto in una scuola di preti, anche io mi sono formato all'ombra -più che alla luce - di un libro che come lei non sono mai riuscito a capire.
Affascinato dalla politica, anche io ho avuto come sogno quello di essere un De Gasperi oppure un Andreotti senza gobba.
Si dirà: De Gasperi, Andreotti (e DeGaulle..che poi era la terza scelta) non sono Berlusconi.
Ma si potrebbe anche rispondere che, o tempora o mores, i tempi cambiano.
Ed io non sono stato altro che un Noemi uomo che avrebbe pagato per avere Andreotti alla festa di compleanno.
Peccato papà non sia mai stato socialista.
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