tutto va bene...va tutto bene...bene...tutto...va...

Incredibile quante cose siano successe dall'ultimo post...

Sono stato al meeting di Barcellona, ho cominciato a scrivere per la Commissione Europea, ho convissuto con una ragazza cinese dalla quale son miseramente scappato...
...ho lasciato koidula per poi tornarci dopo un mese..

Abbiamo fatto il primo dibattito...mi ha cercato una giornalista di repubblica per avere delle informazioni..e mi hanno pubblicato un pezzo su La Stampa...

...ho provato per due volte a tornare a casa ...

ho conosciuto nuove persone e cominciato a lavorare su nuovi progetti...imparato a fare le lasagne ed il roast beef...

...ascoltato jazz dal vivo e cominciato a collezionare bottiglie di birra...

...iniziato a fare lezioni nelle scuole..

...a provare un corso di teatro recitando pirandello...

..ed ho conosciuto una di quelle persone che ti rimangono in mente tutto il giorno...che aspetti sempre di poter vedere..toccare..perchè ti fanno stare bene anche solo per il loro essere lì con te..per esser riuscito a farle sorridere...a farle sentire bene...

Eppure.

Eppure succede che una notte ti trovi per strada, seduto su un blocchetto di cemento al centro di un assurdo quadrato fatto da palazzoni sovietici...che l'ipod scegla di mandarti una canzone di yann tiersen...e che la tua mente decida che è ora di pensare.

Ed è pericolosissimo.

perchè cominciano a venire alla mente i viaggi..berlino,copenagen, amsterdam, londra, parigi, praga, riga,vilnius, salisbury,leuven,bruxelles,bruges,villefranche, montecarlo, nizza, antibes, avignone, le havre, tolone, ginevra, barcellona, lisbona...e chissà quanti altri che nemmeno ricordo più..

E scopri quante cose hai dimenticato.

quante persone..quante storie...quante promesse...

è strano.

una notte ti siedi su un pezzo di cemento, accendi una sigaretta e la tua mente scappa via con il fumo che esce dalla bocca.

E magari finisci anche per pensare che, forse, non è questo quello che vuoi...o almeno non più.

scopri che delle volte avresti proprio voglia di stare con i tuoi amici..di mandare affanculo qualsiasi tipo di lavoro, di camicia azzurra ben stirata, di borsa con computer e fogli e tornare lì...dove era iniziato tutto..

al tavolino del de candia dove andavo a pranzare da solo..con la mia insalata di polpo e perrier...

oppure al tavolo 11 dell'antico caffè...dove le ore passavano senza che ci fosse bisogno di occuparle in nessun modo particolare...

dove ti sentivi padrone di un mondo tuo, molto più bello di quello degli altri...

un tempo in cui avere le chiavi della spelonca pensante significava avere l'autorizzazione per scappare da tutto...per realizzare quei sogni che, nonostante li desiderassero un po' tutti, solo noi eravamo riusciti ad afferrare.

Perchè abbiamo sempre avuto culo.

Abbiamo sempre avuto tutto quello che abbiamo mai immaginato di poter chiedere.

Vuoi vivere a parigi?
Va bene.

Vuoi una sala del Settecento solo per te..per cenare con chateuneuf du pape?
Nessun problema.

Vuoi andare negli stessi posti di Abramovich?
Ok.

Vuoi andare da chirac?
Perché no?

Vuoi andare a lavorare in un giornale?
Basta chiedere.

è sempre stato così..per tutto..

ed il problema è che, quando raggiungi tutto quello che vuoi...quando a ventiquattro...o venticinque, visto che oggi è il mio compleanno...anni ti accorgi che non ti è rimasto molto da desiderare...cominci a cercare qualcosa di nuovo..qualcosa che pensi di poter volere...

Ed eccomi qui, a tallin, il ventisei aprile duemilasette, all'una e trenta del pomeriggio..solo..sul mio letto..pc sulle ginocchia...a scrivere di me...