28 mag 2006

No, il frisbee non è quello che una volta lanciato torna indietro...ed il boomerang non è un frisbee con una forma strana...

Sul serio...più guardo la prima delle ultime foto che ho messo ieri, il primo piano della ragazza, più sono contento di aver scattato quella foto.
E'...è....bella!
Ha un non so che di ritmo...di azione..di foto che avrei sempre voluto fare è che sono finalmente riuscito a fare.
Bello!
Ma passiamo al racconto di oggi che parte ovviamente con un ritardo...appuntamento alle 12 a Mérode...ed io ovviamente mi presento con il mio buon quarto d'ora accademico -sarà mica per questo che vorrei fare il prof universitario!?-
Ma, mettiamola così, il mio quarto d'ora di ritardo è nulla paragonato ai giorni di ritardo del Mercatino Mediovale di Etterbeek: pas stamattina ma tutto rinviato alla settimana prossima.
E che palle.
Allora si comincia a passeggiare.

Un po' di Parco del Cinquantenario...
...un po' di rue de la Loi...
...un po' di Parlamento Europeo...
...delle buone patatine in place Jourdan mentre qualche già ubriaco cerca di svegliarsi gettando l'acqua di un pastis direttamente sul tavolo...
...nuovamente un po' di rue de la Loi...
...ancora un po' di Parco del Cinquantenario...
...un prato verde...
il sole...
...quasi non sembra Bruxelles...
Tanto che poi mi sveglio, sarà passata un'oretta, ed al posto dell'amabile bambino stempiato che mi giocava davanti c'è una coppia di provenienza improbabile -inglesi? - che gioca al volano.
O si dice con il volano?
Ecco..questo è un problema...
Come si dice in realtà?
Qualcuno mi aiuti..perchè il vino fa effetto e stanotte non mi sento di non dormire pensando al "con" oppure "al" o magari direttamente "a" -perchè no!?- volàno.
(si, ho messo l'accento perchè nessuno scemo si permetta di chiedermi se poi sia volàno, vòlano o volanò.)
Eravamo alla coppia...poi...dunque..
Poi..
Ah, si, si cerca di tornare a casa...
Impresa teoricamente facile perchè mi basterebbe attraversare il parco, girare a destra per arrivare al mio caro Campo Reale.
E credetemi, mai la teoria è stata mai lontana dalla realtà.
Io non so se sia colpa di quel fottutissimo caso di cui parlo nel post di ieri...ma qualcosa ha voluto che, tra me e l'uscita del parco, si sovrapponessero solamente più di ventimila persone.
I corridori della Stracittadina di Bruxelles.

Più di ventimila persone pronte a morire per soli venti chilometri...

Quando si dice il Belgio...
Dopo una folle attesa per superare le barriere che dividono l'arrivo dei maratoneti dal mio arrivo a casa mia ed una breve pausa birra-caricamento della macchina fotografica, si rivola a parco a prendere qualche foto finendo per assistere ad una improvvisata esibizione di capoeira, per socializzare con gli operai che smantellano quel che resta della gara ormai finita - di un guardiano la massima del giorno: "non è che siccome c'è scritto sicurezza non dobbiamo far divertire la gente!"...saggio...-

e per fotografare lo stronzo che non ha voluto regalarmi l'acqua.

















Sì, perchè dovete sapere che, mentre quelle ventimila persone arrivavano, c'erano enormi cumuli di bottigliette d'acqua SPA che venivano regalate a tutti.
Ma migliaia!!!
Migliaia di migliaia!!!!

Talmente tante migliaia di migliaia di migliaia che mi sono detto: in fondo un po' di sete la ho, l'acqua non la si nega a nessuno...perchè non dovrebbero darmi una delle loro migliaia di migliaia di migliaia di migliaia di bottigliette azzurre con tappo in tinta?
E già...perchè...
Perchè...
Perchè per questo stronzo, siccome non ho un misero adesivo attaccato alla felpa -o forse perchè anzichè di sudore puzzo di tabacco??- con un numero in stile Auschwitz, posso anche morire di sete.

Pezzo di merda.

Ma ora lo metto qui...che tutto il mondo possa vederlo e punirlo.

Vigliacco.

Negare l'acqua ad un assetato.

Con tutta quella che ti è avanzata.

Siccome sono un signore non gli augurerò di rimanere soffocato dal suo tappo in tinta o che gli cada addosso il camion degli avanzi.

No.
Sarebbe una caduta di stile.
Però dentro di me non posso che sorridere alla simpatica idea che lui debba spendere tutti i soldi guadagnati con il lavoro di oggi in cure per guarire da qualche simpatica allergia presa esattamente nel momento in cui mi faceva di no con il ditino...

Poi...poi nulla...

Passeggiata nei dintorni fin quando, visto che mi son perso, ho preso il metrò per tornare a casa, cena con Antoine ed Anne Sophie
-buonabuona!! non erano spaghetti per fortuna...-ed ora vado a letto che domani si lavora.
Un bacio a tutti e spero vi piacciano le foto di oggi!

1 commento:

Anonimo ha detto...

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Giovanni Angioni - g.angioni@gmail.com - facebook.com/giovanni.angioni
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